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Cineasti contemporanei





JAMES CAMERON, l'inventore


Jim Cameron (Canada 1954), dopo solo cinque film, è stato tra i pochi registi di Hollywood ad avere avuto pieno potere contrattuale con le majors. Esperto subacqueo, pilota di aerei ultraleggeri e palloni aerostatici, nonché fanatico di auto potenti, ha per passione il cinema tecnologico. Ogni volta che esce un suo film, viene ridefinito il limite di ciò che con gli effetti speciali si può fare. Nei suoi set, la vita dei collaboratori è durissima e la fama di schiavista che gli gira intorno è reale. Emblematiche le magliette che il suo staff indossava sul set di "Terminator 2", su cui c'era scritto:"Terminator 3. Non con me", e quelle per "True Lies", con scritto:"Non mi spaventi. Lavoro con Jim Cameron".

Giovanissimo, resta affascinato da "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick e più tardi da "Guerre Stellari" di George Lucas. Autodidatta, studia tutto ciò che bisogna conoscere di un set cinematografico; dall'ottica, alla stampa della pellicola, e non si limita alla teoria, ma progetta e realizza attrezzature da ripresa, carrelli, gru,.. insomma tutto quello che è funzionale al cinema. Viene assunto incredibilmente dal grande Roger Corman come tecnico degli effetti speciali e senza che avesse ancora lavorato a nessun film.

Le sue pellicole, piene di azione ed effetti speciali ai limiti dell'immaginabile, sono "spettacoli" che inchiodano alla poltrona, magari dall'inesistente o futile messaggio, ma emozionanti e coinvolgenti: si esce dalla sala soddisfatti e senza rimorsi per aver pagato il biglietto. Il suo primo grande successo, "Terminator", entrato oramai nell'immaginario popolare, è stato realizzato con un budget relativamente basso: costato 6 milioni di dollari, ne ha incassato circa 80. Durante le riprese Cameron personalmente mostrava, senza nessun timore, ad Arnold Schwarzenegger le scene più pericolose. Schwarzenegger descrive Cameron così:"Sul set era come un'enciclopedia di tecnologia, e se una ripresa era di mezzo pollice diversa da come l'aveva immaginata, diventava pazzo".

Il successivo "Aliens-Scontro finale", è il seguito di "Alien" di Ridley Scott, molto meno cult del suo predecessore, ma senza dubbio più trascinante e spettacolare. Costato circa 25 milioni di dollari ne ha incassati 350. Da questa pellicola in poi, Cameron si potrà permettere di realizzare i suoi progetti nella più totale libertà. "The Abyss", Premio Oscar per gli effetti speciali visivi, costato 50 milioni di dollari, ne ha incassato 110. Ambientato sott'acqua Cameron si è dovuto inventare il modo di filmarlo; ha quindi progettato e si è fatto costruire un piccolo veicolo subacqueo, con un nuovissimo e sofisticato equipaggiamento di ripresa. Inoltre con l'ausilio dell'Industrial Light & Magic di George Lucas ha introdotto nel cinema fantastici effetti speciali realizzati con la computer graphic. Da questo momento in poi, grazie a Cameron e le sue follie, si rivoluzionerà tutto il mondo degli effetti speciali, aprendosi nuove possibilità prima di allora inimmaginabili, che condurranno il regista alla realizzazione dell'incredibile cyborg T-1000 di "Terminator 2", e Steven Spielberg a gran parte dei dinosauri di "Jurassic Park".

"Terminator 2" è costato 100 milioni di dollari, e ne ha incassati 500! Per una sola sequenza il regista ha usato contemporaneamente fino a nove macchine da presa. D'ora in poi, per il suo cinema tecnologico, Cameron potrà contare su di una factory per gli effetti speciali di sua proprietà , la Digital Domain. In "True Lies", 170 effetti speciali digitali, 120 milioni di dollari spesi, e solo 250, si fa per dire, incassati. L'autore ha organizzato, per le riprese, un circo ambulante in giro per l'America. Sommerso di proteste un po' dovunque per lo scompiglio che ha portato nei centri abitati, a causa dei continui rumori, esplosioni e crolli, ha inoltre affittato due jet della marina a decollo verticale Harrier, del valore di 33 milioni di dollari l'uno e per un costo vivo di 20 mila dollari l'ora. Un film, spettacolare e divertente, magari scontato, ma con delle sequenze mozzafiato da manuale... ancora da scrivere però.

"Titanic è stato un lavoro di pura passione diverso da tutto quanto ho realizzato in precedenza. Prima dell'inizio delle riprese, ho organizzato una spedizione e ci siamo immersi per vedere da vicino il relitto del Titanic. Due miglia e mezzo al di sotto dell'Atlantico per fare delle riprese da utilizzare poi nel film. Sedevo sul ponte della nave e guardavo attraverso i piccoli oblò i luoghi dove si erano consumati tutti i drammi: gli strazianti addii, gli eroismi, il terrore del tuffo finale. Ho giurato a me stesso di realizzare un film che avrebbe onorato questa immensa tragedia trasmettendo a un pubblico contemporaneo l'emozione di questo evento, di coloro che sono sopravvissuti e di coloro, il cui numero è infinitamente più grande, che invece sono periti. Sapevo che un'impresa di questo tipo avrebbe richiesto ogni oncia del mio talento come cineasta e persino qualcosa di più, che ancora non conoscevo o che non sapevo di possedere per realizzare il film che nutrivo nel mio cuore". Cinque anni per la realizzazione, un costo complessivo record di 285 milioni di dollari (circa 500 miliardi di lire!); 14 Nominations e ben 11 premi Oscar che eguagliano il primo posto di "Ben Hur" di William Wyler quanto a numero di statuette assegnate alla stessa pellicola. Miglior film e miglior regia a Cameron stesso, ma anche migliore fotografia, montaggio, scenografia, costumi, sonoro, musica, canzone, effetti sonori ed effetti visivi. Racconta del regista il fotografo di scena Douglas Kirkland: "Conosce perfettamente qualsiasi aspetto della macchina produttiva, conosce ogni dettaglio e ogni singolo lavoro". Ha scritto sul film il Daily Variety: "Una dimostrazione spettacolare del contributo che la tecnologia moderna può dare alla narrazione drammatica". Ad oggi la pellicola ha incassato 1 miliardo e 700 milioni di dollari! Gli incassi legati all'intero progetto (botteghino, videocassette, compact disc colonna sonora, e diritti televisivi per gli Stati Uniti), invece ammontano a dicembre 1998 a 3,2 miliardi di dollari (circa 5 mila miliardi di lire!). La videocassetta è stata distribuita in 30 milioni di copie in 61 paesi e in 25 lingue superando tutti i primati dell'home-video che appartenevano a "Il Re Leone" della Disney.

James Cameron, insieme a George Lucas e Steven Spielberg, sta lentamente e irrimediabilmente rivoluzionando la cinematografia, non senza suscitare nuove e inquietanti riflessioni sull'uso della tecnologia nella settima arte; i suoi film, intelligenti, personali, divertenti e spettacolari, sono solo un punto di partenza, mai di arrivo... per inventare, realizzare, e stupire.




Filmografia:

"Piraña paura", 1981;
"Terminator", 1984;
"Aliens-Scontro finale", 1986;
"The Abyss", 1989;
"Terminator 2-Il giorno del giudizio", 1991;
"True Lies", 1994;
"Titanic", 1998.


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