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I DIRETTORI DELLA FOTOGRAFIA
ovvero i registi della luce
- seconda parte -


Néstor Almendros, spagnolo, lo si potrebbe venerare per il solo "I giorni del cielo" di Terrence Malick, premio Oscar alla straordinaria fotografia in 70 mm, ma è doveroso menzionare alcuni altri lavori, "La scelta di Sophie" di Alan J. Pakula, "Laguna blu" di Randal Kleiser, "Kramer contro Kramer" di Rober Benton, tutti e tre Nominations.

Lo svedese Sven Nykvist ha illuminato opere classiche come "Fanny e Alexander" e "Sussurri e grida" di Ingmar Bergman, entrambi Oscar, "Sacrificio" di Andrej Tarkovskij, ultimo film del maestro russo, ma anche "L'insostenibile leggerezza dell'essere", Nomination, di Philip Kaufman, "Charlot (Chaplin)" di Richard Attembrought, "Celebrity" di Woody Allen, "Luna nera" di Louis Malle, ha ricevuto inoltre diversi riconoscimenti dall'ASC tra cui il premio Lifetime nel 1996.

Curriculum di grande rispetto per Vilmos Zsigmond, ungherese, autore delle straordinarie immagini de "I cancelli del cielo" e "Il cacciatore" di Michael Cimino, entrambi Nominations, "Il fiume dell'ira" di Mark Rydell, ancora Nomination, "Incontri ravvicinati del terzo tipo" di Steven Spielberg, premio Oscar, "Un tranquillo week-end di paura" di John Boorman e "Blow out" di Brian De Palma; nel 1999 ha ricevuto il prestigioso premio Lifetime dell'ASC.

Una lunga serie di Nominations anche per lo jugoslavo Ernest Laszlo: "La fuga di Logan" di Michael Anderson; "Viaggio allucinante" di Richard Fleischer; "Vincitori e vinti" e "... e l'uomo creò Satana" di Stanley Kramer, "Airport" di George Seaton; ancora una Nomination per "Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo" di Stanley Kramer girato in Cinerama e per ultimo il premio Oscar per "La nave dei folli" ancora di Stanley Kramer.

Di John Seale, australiano, ricordiamo l'Oscar per "Il paziente inglese" di Anthony Minghella e le due Nominations per "Rain man-L'uomo della pioggia" di Barry Lavinson, "Witness-Il testimone" di Peter Weir.

Il motto del grande James Wong Howe, cinese, è "Penso di aver fatto un buon lavoro quando non si vede". Due Oscar, per "Hud il selvaggio" di Martin Ritt e "La rosa tatuata" di Daniel Mann; ben otto Nominations: "Funny Lady" di Herbert Ross, "Operazione diabolica" di John Frankenheimer, "Il vecchio e il mare" di John Sturges, "Arcipelago il fiamme" di Howard Hawks, co-fotografato con altri due colleghi, "Fuoco a oriente" di Lewis Milestoner, "Delitti senza castigo" di Sam Wood, "Abramo Lincoln" di John Cromwell, "Un'americana nella casbah" di John Cromwell, inoltre "Picnic" di Joshua Logan e "L'uomo ombra" di W.S. Van Dyke II.

L'inglese Roger Deakins ha firmato pregevoli pellicole: "Kundun" di Martin Scorsese e "Fargo" di Joel ed Ethan Coel entrambi Nominations, "Le ali della libertà", Nomination e premio Outstanding dell'ASC, di Frank Darabont, "Dead Man Walking-Condannato a morte" di Tim Robbins, "Homicide" di David Mamet, "Il grande Lebowski" di Joel ed Ethan Coel, "Barton Fink-È successo a Hollywood" di Joel Coen.

Nonostante sia fra i meno premiati e nominati ad Hollywood tra i direttori della fotografia, il tedesco Michael Ballhaus ha contribuito non poco all'evoluzione delle immagini; non a caso è grande collaboratore di Martin Scorsese per il quale ha fotografato: "Fuori orario", "Quei bravi ragazzi", "Il colore dei soldi", "L'ultima tentazione di Cristo" e "L'età dell'innocenza". Ricordiamo anche "Dracula di Bram Stoker" di Francis Ford Coppola e "Cartoline dall'inferno" di Mike Nichols; solo due riconoscimenti con le Nominations per "I favolosi Baker" di Steve Kloves e "Dentro la notizia-Broadcast News" di James L. Brooks.

Il poliedrico francese Chris Marker, produttore sceneggiatore, regista, montatore e naturalmente direttore della fotografia, va ricordato almeno per "Le Joli mai", "Sans soleil" e "Le tombeau d'Alexandre" naturalmente diretti tutti personalmente. Peter Deming ha ottenuto risultati straordinari per "Strade perdute" di David Lynch ma è doveroso segnalare "La musica del cuore" e "Scream 2" di Wes Craven, e "La Casa 2" di Sam Raimi.

La fotografia di Malik Hassan Sayeed è conosciuta soprattutto per i film di Spike Lee "Clockers", "He Got Game" e "Girl 6-Sesso in linea".

Super premiato e super valutato l'americano Conrad L. Hall nel 1994 Premio Lifetime (alla carriera) dell'ASC, ricordiamolo per l'Oscar di "American Beauty" nonché premio Outstanding dell'ASC, di Sam Mendes, "Butch Cassidy" anch'esso premiato con l'Oscar di George Roy Hill; "Nick mano fredda" di Stuart Rosemberg e "Il maratoneta" di John Schlesinger. Ma anche tante Nominations: "A Civil Action" e "Il giorno della locusta" di John Schlesinger, "A sangue freddo" e "I professionisti" di Richard Brooks, "I Morituri" di Bernhard Wicki, infine "Sotto scacco (In cerca di Bobby Fischer)" di Steven Zaillian e "Tequila Connection" di Robert Towne, entrambi Nominations e premio Outstanding dell'ASC.

Il lavoro del messicano Emmanuel Lubezki va menzionato per "Il mistero di Sleepy Hollow", Nomination, di Tim Burton, "La piccola principessa", Nomination 1995, di Alfonso Cuarón, "Ámbar" 1997 di Luis Estrada, "Miroslava" 1993 di Alejandro Pelayo, "Piume di struzzo" di Mike Nichols e "Il profumo del mosto selvatico" di Alfonso Arau.

Per il portoghese Eduardo Serra la Nomination è per "Le ali dell'amore" di Iain Softley, ma anche "Jude" di Michael Winterbottom, "Al di là dei sogni" e "Avik e Albertine", entrambi di Vincent Ward e degni di nota quanto a fotografia.

William A. Fraker, premio Lifetime ASC nel 2000, è americano e ha fotografato film conosciutissimi come "Rosemary's Baby-Nastro rosso a New York" di Roman Polanski, "Qualcuno volo sul nido del cuculo" di Milos Forman, "Bullitt" di Peter Yates, "Tombstone" di George Pan Cosmatos, "Avventure di un uomo invisibile" di John Carpenter, più le Nominations per "Il paradiso può attendere" di Warren Beatty, "1941: Allarme a Hollywood" di Steven Spielberg, "Wargames-giochi di guerra" di John Badham, "L'amore di Murphy" di Martin Ritt e "In cerca di Mr. Goodbar" di Richard Brooks.

Ricordiamo l'opera di Philippe Rousselot con "In mezzo scorre il fiume", premio Oscar e Outstanding ASC, di Robert Redford, "Henry & June" di Philip Kaufman e "Anni '40" di John Boorman entrambi Nominations, più "Larry Flynt-Oltre lo scandalo" di Milos Forman, "Intervista col vampiro-Cronache di vampiri" di Neil Jordan, "La Regina Margot" di Patrice Chéreau, "L'orso" di Jean-Jacques Annaud, "Diva" di Jean-Jacques Beineix e "Le relazioni pericolose" di Stephen Frears.

Robert Richardson ha stupito con la stupenda fotografia di "Casinò" di Martin Scorsese, ma è doveroso ricordare l'Oscar per "JFK-Un caso ancora aperto", di Oliver Stone, le tre Nominations per "Nato il quattro luglio", "Platoon" di Oliver Stone, e "La neve cade sui cedri" di Scott Hicks, ma anche "Al di là della vita" di Martin Scorsese e ben altre otto pellicole tutte di Oliver Stone: "Salvador", "Tra cielo e terra", "UTurn-Inversione di marcia", "Assassini nati-Natural Born Killers", "Talk Radio", "Gli Intrighi del potere-Nixon", "The Doors", "Wall Street".

Anche per Tak Fujimoto ricordiamo alcuni straordinari lavori sia per la critica che per il botteghino: "La rabbia giovane" di Terrence Malick, "Philadelphia" e "Il silenzio degli innocenti", sono alcuni tra i parecchi film di Jonathan Demme di cui ha curato le luci.

L'americano Victor J. Kemper, premio Lifetime ASC nel 1998, pur essendo poco conosciuto in Italia, ha comunque fotografato oltre cinquanta film tra cui ricordiamo "Quel pomeriggio di un giorno da cani" di Sydney Lumet, "Pee-wee Big Adventure" di Tim Burton, "Coma profondo" di Michael Crichton, "Promessa è una promessa" di Brian Levant, "Il candidato" di Michael Ritchie, "Le strade della paura" di Eric Red e "Signori, il delitto è servito" di Jonathan Lynn.

Owen Roizman americano, premio Lifetime 1997, va ricordato almeno per "I tre giorni del Condor" di Sydney Pollack, e le cinque Nominations per i straordinari "Quinto potere" di Sidney Lumet, "Il braccio violento della legge" e "L'esorcista" di William Friedkin, "Wyatt Earp" di Lawrence Kasdan e "Tootsie" di Sydney Pollack.

L'americano Haskell Wexler premio Lifetime ASC nel 1993, è premio Outstanding ASC e Nomination per "Scandalo Blaze" di Ron Sheldon, ma lo ricordiamo anche per "Questa terra è la mia terra" di Hal Ashby e "Chi ha paura di Virginia Woolf?" di Mike Nichols entrambi premiati con l'Oscar, le due Nominations per "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (fotografia firmata in coppia con Bill Butler) di Milos Forman e "Matewan" di John Sayles, ma anche "La calda notte dell'ispettore Tibbs" di Norman Jewinson, "I giorni del cielo" di Terrence Malick, infine lo ricordiamo per la superba fotografia de "Il segreto dell'isola di Roan" di John Sayles.

Allen Daviau premio Outstanding ASC e Nomination per "Bugsy" di Barry Levinson, "L'impero del sole" di Steven Spielberg, più le tre Nominations per "Avalon" di Barry Levinson, "Il colore viola", e "E.T. l'extra-terrestre" di Steven Spielberg.

Dean Semler va menzionato assolutamente per i premi Outstanding ASC e Oscar per "Balla coi lupi" di Kevin Costner oltre che "Razorback-Oltre l'urlo del demonio" di Russell Mulcahy, "Ore 10: calma piatta" di Phillip Noyce, "Last Action Hero-L'ultimo grande eroe" di John McTiernan, "Interceptor, il guerriero della strada" di George Miller, "Mad Max oltre la sfera del tuono" di George Miller e George Ogilvie, e per ultimo la stupenda fotografia del costoso "Waterworld" di Kevin Reynolds.

Miroslav Ondrícek, cecoslovacco, è diventato famoso per aver fotografato quattro tra i film più conosciuti di Milos Forman, rispettivamente: "Amadeus" e "Ragtime" entrambi Nominations, e "Valmont" e "Hair", ma ricordiamo anche "Risvegli" di Penny Marshall, "F/X-Effetto mortale" di Robert Mandel e per finire "Silkwood" di Mike Nichols.

Philip H. Lathrop, premio Lifetime ASC nel 1992, è altresì importante per le due Nominations di "Terremoto" di Mark Robson, uno dei capostipiti dei film catastrofici, e "Tempo di guerra, tempo d'amore" di Arthur Hiller, ma ha curato le immagini anche per "Dovevi essere morta" di Wes Craven, "Hammett-Indagine a Chinatown", di Wim Wenders, "Driver l'imprendibile" di Walter Hill, "Senza un attimo di tregua" di John Boorman, più gran parte dei film della serie "Airport".

Americano, Charles Lang, è stato insignito del premio Lifetime ASC nel 1991 e del premio Oscar per "Addio alle armi" di Frank Borzage. Lang è stato segnalato dall'Academy con ben diciassette Nominations all'Oscar per film che riportiamo qui di seguito, segno che le sue immagini hanno lasciato un segno indelebile lungo tutta la storia del cinema: "Le farfalle sono libere" di Milton Katselas, "Bob & Carol & Ted & Alice" di Paul Mazursky, "I due volti della vendetta" di Marlon Brando, "Un adulterio difficile" di Melvin Frank, "Tavole separate" di Delbert Mann, "Ape regina" di Ranald MacDougall, "So che mi ucciderai" di David Miller, "Il fantasma e la signora Muir" di Joseph L. Mankiewicz, "La casa sulla scogliera" di Lewis Allen, "Sorelle in armi" di Mark Sandrich, "Inferno nel deserto" di Henry Hathaway, "Arrivederci in Francia" di Mitchell Leisen, "The Right to Love" di Richard Wallace. Sua è anche la regia della luce di quello straordinario successo che è "A qualcuno piace caldo" di Billy Wilder nonché "Sabrina" e "Scandalo internazionale" dello stesso Wilder, facenti già parte del lunghissimo elenco delle Nominations che comprende: "La conquista del West" diretto da Henry Hathaway, John Ford e George Marshall. Per questo film Lang è autore delle immagini insieme a tre colleghi: girato in Cinerama sono stati impiegati contemporaneamente tre registi e tre direttori della fotografia; e non è finita qui, è doveroso ricordare anche "Come rubare un milione di dollari e vivere felici" di William Wyler, i classici "I magnifici sette" e "Sfida all'O.K. Corral" entrambi diretti da John Sturges, "Il mago della pioggia" di Joseph Anthony ed infine lo straordinario "L'uomo di Laramie" di Anthony Mann.

Stanley Cortez americano, premio Lifetime ASC nel 1990, ha firmato le immagini per l'importante "Da quando te ne andasti", Nomination, di John Cromwell (co-fotografato con Lee Garmes), il fondamentale "L'orgoglio degli Amberson", Nomination, di Orson Welles, e il capolavoro "La morte corre sul fiume" di Charles Laughton.

L'americano George J. Folsey è stato insignito del premio Lifetime ASC nel 1988. Come Charles Lang ha ricevuto sempre grande considerazione dagli addetti ai lavori e le ben tredici Nominations all'Oscar, che riportiamo di seguito, la dicono lunga sull'influenza che ha esercitato: "Il balcone" di Joseph Strick, "La sete del potere" di Robert Wise, "Sette spose per sette fratelli" di Stanley Donen, "I fratelli senza paura" di Richard Thorpe, "La ninfa degli antipodi" di Mervyn LeRoy, "Il delfino verde" e "Anni verdi" di Victor Saville, "Le bianche scogliere di Dover" e "Troppo amata" di Clarence Brown, "Incontriamoci a Saint Louis" di Vincente Minelli, "La parata delle stelle" di George Sidney, "L'agente N. 13" di Richard Boleslawski e "Notturno viennese" di Sidney Franklin.

Joseph F. Biroc, americano, premio Lifetime ASC nel 1989, premio Oscar insieme a Fred J. Koenekamp per "L'inferno di cristallo" di John Guillermin, "Piano... piano, dolce Carlotta", Nomination, di Robert Aldrich, "L'inferno sommerso" di Irwin Allen, "Quella sporca ultima meta" di Robert Aldrich e "Superman" di Richard Donner.

L'americano Jordan Cronenweth è conosciuto per essere stato il responsabile per le immagini del rivoluzionario "Blade Runner" di Ridley Scott, ma lo ricordiamo anche per il film-concerto sui Talking Heads "Stop Making Sense" di Jonathan Demme, "Stati di allucinazione" di Ken Russell e "Peggy Sue si è sposata" di Francis Ford Coppola, premio Outstanding ASC e Nomination all'Oscar.

Oswald Morris, inglese, premio International ASC nel 1999 si è imposto al grade pubblico per l'Oscar de "Il violinista sul tetto" di Norman Jewinson ma ha anche firmato la fotografia per altri pregevoli lavori: "I'm magic", Nomination, di Sidney Lumet, il super premiato "Oliver!", Nomination, di Carol Reed, "L'uomo che volle farsi re" di John Huston, "Gli insospettabili" di Joseph L. Mankiewicz, "La spia che venne dal freddo" di Martin Ritt, "La collina del disonore" di Sidney Lumet, il drammone "Frenesia del piacere" di Jack Clayton, "La bisbetica domata" di Franco Zeffirelli, "Lolita" di Stanley Kubrick, "I cannoni di Navarone" di J. Lee Thompson, "Moulin Rouge" e "Moby Dick, la balena bianca" di John Huston.

Tre pellicole importanti sono state fotografate da Arthur Edeson: "Il mistero del falco" di John Huston, "Frankenstein" di James Whale e "Casablanca", Nomination, di Michael Curtiz.

Per finire ricordiamo Gilbert Taylor per "Guerre Stellari" di George Lucas, Russell Carpenter premio Oscar per "Titanic" di James Cameron, e Lee Garmes, Ernest Haller e Ray Rennahan per "Via col vento", premio Oscar, di Victor Fleming, Sam Wood e George Cukor.



- prima parte -




LA FOTOGRAFIA CINEMATOGRAFICA
quale estetica dell'immagine



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