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Approfondimenti




IL SONORO NELLA PELLICOLA
tecnologia delle tracce audio


Sulla pellicola sono spesso presenti contemporaneamente le tracce relative ai quattro sistemi di riproduzione audio più usati. Queste vengono lette con un sistema ottico che decodifica l'impulso da luminoso in sonoro.

È l'operatore che sceglie la traccia più opportuna, tenuto conto degli apparati sonori di riproduzione con cui è attrezzata la sala, della loro resa in funzione del film e dell'usura della pellicola. Durante la proiezione, nel caso di una traccia rovinata, il processore passa su un'altra automaticamente, solitamente al Dolby Stereo, sempre presente, senza che lo spettatore si accorga dello stacco se non nella differenza di qualità.



DOLBY STEREO
Nel lato sinistro della pellicola, tra il fotogramma e i fori di trascinamento viaggiano le due tracce audio analogiche, canali destro e sinistro, del Dolby Stereo SR (Spectral Recording), da cui tra l'altro, attraverso un software appositamente elaborato, si ricavano anche i segnali per il canale surround e centrale. Dalle stesse piste, in funzione degli apparati a disposizione si ricava la traccia del primo ed ormai datato sistema della Dolby Labs, il Dolby A nonché quella del vecchio monofonico tradizionale.


DOLBY DIGITAL
Sempre sul lato sinistro, nell'angusto spazio esistente tra i fori di trascinamento, viaggia la traccia audio del Dolby Digital con sei canali digitali (5.1); ciò è possibile grazie al sistema di compressione dati AC-3 (Audio Code 3) messo a punto dalla Dolby Labs e dalla Pioneer Electronics. Da questa stessa pista, è possibile ricavare attraverso un processore aggiuntivo, anche i sette canali digitali (6.1) del Dolby Digital EX (SRD-EX) conosciuto anche THX Surround EX.


SDDS
A ridosso dei bordi, sia a destra che a sinistra, viaggia la traccia audio dedicata al Sony Dynamic Digital Sound; queste tracce (la destra, di solito, è di back-up) contengono le informazioni per otto canali digitali (7.1) e si basano sul sistema di compressione dati ATRAC.


DTS
Nel Digital Theater System la traccia audio contenente i sei canali digitali (5.1), è registrata su Compact Disc (di solito due, uno per tempo) sincronizzato con le immagini per mezzo di un segnale elettronico, il Time Code, inciso sulla pellicola tra il fotogramma e le due tracce Dolby Stereo. Per mezzo di un processore aggiuntivo, il DTS-ES (Extended Surround), è possibile ricavare il segnale per sette (6.1) canali digitali più un ottavo capace di pilotare uno speciale impianto luci di sala, facoltativo, sincronizzato con la pellicola.


Inoltre esistono diversi altri sistemi per la riproduzione audio delle immagini cinematografiche ma necessitano di attrezzature particolari, come l'IMAX PSE per esempio, e rare sono le sale in grado di sfruttarli appieno.




Nota 1
Nella riproduzione sonora si parla spesso di 5.1 canali, ma anche 6.1 ecc.; per ".1" si intende il canale riservato al sub-woofer LFE (Low Frequency Effects), il diffusore in grado di riprodurre soltanto le bassissime frequenze (sub), solitamente fino a 100 Hz (Hertz). Per "5." invece, si intendono i canali (destro, sinistro, centrale, surround destro e surround sinistro) equipaggiati con diffusori in grado di riprodurre tutto lo spettro delle frequenze udibili, di solito da 20 a 20.000 Hz.


Nota 2
Il sistema di compressione dati è stato introdotto per il DOLBY DIGITAL, l'SDDS e in minor misura il DTS, appunto per «comprimere» il segnale audio affinché potesse entrare nell'angusto spazio della pellicola ad esso riservato. Nel Dts la compressione è molto minore perché la traccia è registrata interamente su Cd. «Comprimere» ma anche ridurre: la compressione digitale del suono viene realizzata per mezzo di un algoritmo che riduce l'entropia del segnale, e inoltre, sfruttando alcune limitazioni dell'orecchio umano, vengono eliminate tutte le frequenze audio al di sotto della curva di percezione; in questo modo si riesce a scartare fino all'ottanta per cento dell'intero segnale senza perdere di qualità.




SONORO FORMATI


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