Il vino Alimento o elemento di perdizione

Il vino

Alimento o elemento di perdizione

Europa | Italia | Toscana | Siena | Chianti | Castelnuovo Berardenga --- Agricoltura | Bevande | Vino --- il: 29/06/2011


Apuleio: "Il primo bicchiere riguardò la sete, il secondo l’allegria, il terzo la voluttà, il quarto la pazzia".

Tempo fa mi trovai ad argomentare con un ragazzo marocchino riguardo al vino; lui mi chiedeva perchè si sentisse la necessità di bere vino, per poi stare male e rovinarsi il fisico.

La risposta fu che il vino non serve per riempire lo spirito nè lo stomaco; il vino riempe i sensi, il gusto per primo, poi l'olfatto ed anche la vista; poi ci sono gli effetti del vino, molto più difficili da analizzare e separare.

Con gli effetti del vino qualcuno tenta di riempire lo spirito, cosa stupida e impossibile; qualcuno cerca di trasformarsi da agnello in leone, cosa altrettanto stupida!

È vero però che il senso di euforia, il rilassamento, l'eccitazione e la perdita dei freni inibitori sono gli effetti che il vino trasmette, come lo trasmette anche un tramonto, un paesaggio, una corsa in bici, un tuffo, un'emozione positiva.

Dove è il limite? Come lo si riconosce? Bere vino è un atto che richiede la cultura del vino, la conoscenza di esso e di se stessi; bere vino non è soltanto degustare, ma in taluni casi meditare, conoscendo i limiti che la cultura mediterranea ci ha tramandato, conoscendo i lati positivi e i lati negativi; non a caso dove il vino trova i natali Italia, Francia, Grecia, Spagna e dove tale cultura persiste, sono molto minori i problemi di alcolismo rispetto agli stessi problemi che si trovano in altri paesi, dove non c'è tradizione del consumo del vino.

Ricordo che fin da piccolo, i miei nonni e i miei genitori, cercavano di educarmi al consumo e al gusto del vino; la merenda con pane vino e zucchero e il gioco del vino nel bicchiere in sospensione con l'acqua separata sotto; il vino era un alimento normale in casa nostra da consumarsi abitualmente come tale; come tale veniva consumato e non ricordo di aver mai visto un componente della mia famiglia ubriaco.
Sempre mi è stato detto che il vino era un alimento importante, da consumare con consapevolezza.

Oggi, oltre ai suoi effetti negativi nell'abuso, se ne conosce più approfonditamente anche gli effetti positivi nel consumo consapevole, con i suoi principi attivi come il resveratrolo antiossidante presente soprattutto nel vino rosso.

Il resveratrolo migliora l’efficienza cellulare, ne sono riconosciute le proprietà antitumorali, per quanto riguarda il tumore della prostata e in oltre inibisce il riprodursi delle cellule tumorali e le distrugge.
Per il resveratrolo sono certi gli effetti di cardioprotezione legati alla normalizzazione della funzione piastrinica, come per l'antiossidante proantociano, che dà effetti positivi sull'arteriosclerosi e come per gli effetti del tirosolo contenuto anche nell'olio di oliva

Il resveratrolo trova principalmente nei vini rossi poiché contenuto per la maggior parte nelle bucce e nei raspi delle uve che nei vini bianchi vengono separati in fase di vinificazione.

Altre capacita positive contro il glaucoma si stano iniziando a studiare attraverso i flavonoidi polifenolici, gli antociani, l’ubiquinone e la melatonina.

Insomma, il vino entra a pieno titolo nella lista degli alimenti della dieta mediterranea con proprietà positive, se viene consumato con moderazione e consapevolezza.


Fonte: emc

http://www.canonicacerreto.it/


Data pubblicazione: 29/06/2011


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